Cara Marielle, hai raccontato una storiella piena di fascino. Io, francamente, non credo a queste storie, che contrastano con la nostra intelligenza, ma sentirne parlare fa sempre piacere. Nel passato, quando non c`erano radio e televisione, le persone avevano più occasioni di parlare in famiglia. La sera si riunivano e spesso raccontavano storie di esseri soprannaturali. Per i più piccoli, che avevano sgranato gli occhi nel sentire certi fatti, poi era un problema starsene a letto al buio e da soli. L`altro giorno hai raccontato la storia commovente di tua madre e delle voci che aveva sentito. Io questi bei messaggi li metto da parte, non si sa mai, potrebbero servire in futuro. Un caro saluto. Simone
Ciao Simone, lo sempre sentito dire nella famiglia dei nostri anziani "i padrunezza di casa" che venivano la notte e si ci doveva lasciare da mangiare e bere cosi nella casa c`era sempre felicita.
Ora c`era la mia arriera nonnina Angelinuzza che ci contava sempre ai familiari che tutte le notte sentiva rumore nella stazza dove c`erano i cavalli. A sentire sempre sti cavalli che facivano scruscio, che saltavano, una notte si alza e vitta na stazza una luce fortissima e un bello cavaliere giovane, biondo, alto che pettinava la criniera di un cavallo. Lei vedendo questo si spaventata e se n`e andata nello suo letto e sempre raccontava questo fatto che ci e successo.
Non so se vi e piaciuto, ma come i padrunezza di casa io questo fatto mi sembre incredibile ma ci deve forsamente essere del vero.
La mamma italiana sempre vestita di nero perche nella famiglia ce sempre lutto. Io mi ricordo della mia contranonna Angela con i suoi gonellini lunghi a piccoli quadrati neri bianchi e grigi. E pure con la sua sciallina sulle spalle. Mi ricordo, avevo 6 anni e mi diceva "Mariangelina a mamma va cercami u rinali". Io ai miei nonni ci dicevo "Vossia" Io questi ricordi non posso dimenticarle.
Vorrei fare la luce al racconto della mia contra nonnina Angelinuzza. Dopo tanto tempo penso che lei poverina a perso un figlio di 24 anni che era cavaliere nella "Police montée" era un bel giovane (ho una foto di lui) e come faceva caldo si presa una docce fredda e morto di una "pneumonie". Questo figlio la pianciuto poverina fine alla sua morte. Forse e per questo che faceva tanti sogni e non poteva dormire sempre pensando al suo caro figlio.
SALUT I NOSTRI GRAND PARENTS ARRIERES GRAND-MERE ET GRAND-PERE IO HO CONOSCHIUTO UN POCO LA NONNA ANGELINA MA NON HO TANTI RICORDI ERANO I SUOI ULTIMI ANNI DELLA SUA VITA POVERINA E BRUTTO DI INVECCHIARE CIAO COLUCCIO
Mia mamma quando parlava di Padre Turiddu, diceva che era un uomo pioso. A tavola si doveva ringraziare il Signore prima di cominciare il pranzo, facendo il signo di croce et dire "Signore benedice questo gibbo e questa creatura vostra".
Maman me racontait : "Le chien de ma grand'mère Angelinuzza s'appelait Argante et un "Monsieur" qui tenait un bureau de tabac et qui était très ami de la gendarmerie est venu le tuer sous les yeux de ma grand'mère, devant sa porte, avec son fusil. Parce que le chien Argante lui avait attrapé le bas du pantalon. Et ma grand'mère avait eu un grand chagrin. Elle m'en parlait souvent. Le "Monsieur" s'appelait Faccia ARSA."
Aujourd'hui, Dimanche 24 Fevrier 2008, s'ouvre mon blog sur lequel j'aurai plaisir à vous faire partager mes souvenirs et mes joies. N'hésitez pas à me laisser des messages.
ANGELINA ET SALVATORE SESSA
8 commentaires:
Cara Marielle, hai raccontato una storiella piena di fascino. Io, francamente, non credo a queste storie, che contrastano con la nostra intelligenza, ma sentirne parlare fa sempre piacere. Nel passato, quando non c`erano radio e televisione, le persone avevano più occasioni di parlare in famiglia. La sera si riunivano e spesso raccontavano storie di esseri soprannaturali. Per i più piccoli, che avevano sgranato gli occhi nel sentire certi fatti, poi era un problema starsene a letto al buio e da soli.
L`altro giorno hai raccontato la storia commovente di tua madre e delle voci che aveva sentito. Io questi bei messaggi li metto da parte, non si sa mai, potrebbero servire in futuro.
Un caro saluto. Simone
11 avril 2008 04:16
Ciao Simone,
lo sempre sentito dire nella famiglia dei nostri anziani "i padrunezza di casa" che venivano la notte e si ci doveva lasciare da mangiare e bere cosi nella casa c`era sempre felicita.
Ora c`era la mia arriera nonnina Angelinuzza che ci contava sempre ai familiari che tutte le notte sentiva rumore nella stazza dove c`erano i cavalli. A sentire sempre sti cavalli che facivano scruscio, che saltavano, una notte si alza e vitta na stazza una luce fortissima e un bello cavaliere giovane, biondo, alto che pettinava la criniera di un cavallo. Lei vedendo questo si spaventata e se n`e andata nello suo letto e sempre raccontava questo fatto che ci e successo.
Non so se vi e piaciuto, ma come i padrunezza di casa io questo fatto mi sembre incredibile ma ci deve forsamente essere del vero.
Ciao Mariella
11 avril 2008 04:19
La mamma italiana sempre vestita di nero perche nella famiglia ce sempre lutto.
Io mi ricordo della mia contranonna Angela con i suoi gonellini lunghi a piccoli quadrati neri bianchi e grigi. E pure con la sua sciallina sulle spalle. Mi ricordo, avevo 6 anni e mi diceva "Mariangelina a mamma va cercami u rinali". Io ai miei nonni ci dicevo "Vossia" Io questi ricordi non posso dimenticarle.
4 avril 2008 04:38
Vorrei fare la luce al racconto della mia contra nonnina Angelinuzza. Dopo tanto tempo penso che lei poverina a perso un figlio di 24 anni che era cavaliere nella "Police montée" era un bel giovane (ho una foto di lui) e come faceva caldo si presa una docce fredda e morto di una "pneumonie". Questo figlio la pianciuto poverina fine alla sua morte. Forse e per questo che faceva tanti sogni e non poteva dormire sempre pensando al suo caro figlio.
SALUT I NOSTRI GRAND PARENTS ARRIERES GRAND-MERE ET GRAND-PERE IO HO CONOSCHIUTO UN POCO LA NONNA ANGELINA MA NON HO TANTI RICORDI ERANO I SUOI ULTIMI ANNI DELLA SUA VITA POVERINA E BRUTTO DI INVECCHIARE CIAO COLUCCIO
Mia mamma quando parlava di Padre Turiddu, diceva che era un uomo pioso. A tavola si doveva ringraziare il Signore prima di cominciare il pranzo, facendo il signo di croce et dire "Signore benedice questo gibbo e questa creatura vostra".
Maman me racontait :
"Le chien de ma grand'mère Angelinuzza s'appelait Argante et un "Monsieur" qui tenait un bureau de tabac et qui était très ami de la gendarmerie est venu le tuer sous les yeux de ma grand'mère, devant sa porte, avec son fusil.
Parce que le chien Argante lui avait attrapé le bas du pantalon.
Et ma grand'mère avait eu un grand chagrin. Elle m'en parlait souvent.
Le "Monsieur" s'appelait Faccia ARSA."
SALUT VEDO CHE NE SAI PIU DI ME IO NON NESSUNO RICORDO CIAO COLUCCIO
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